lunedì 1 settembre 2008

terza puntata - L'ago

Venne la primavera e poi l’estate, io iniziavo a gattonare e i gatti a camminare su due zampe! Sette gatti adulti in un appartamento erano davvero troppi, così i cinque figli vennero deportati nella casa di campagna dove fondarono una colonia di simil siamesi i cui discendenti sono riconoscibili anche adesso. Diventarono praticamente dei selvaggi, padroni assoluti della casa che veniva abitata con regolarità solo nei mesi estivi e saltuariamente durante l’inverno, l’unica presenza fissa era una specie di custode, che viveva li da solo si occupava di piccole manutenzioni e di sfamare i vari animali. Col passare degli anni i cinque gattini diventarono a loro volta genitori, ma durante l’estate quando arrivavamo noi e i loro genitori si ricostruiva sempre l’antico nucleo familiare, non persero mai l’abitudine di arrampicarsi sulle tende e di riunirsi tutte e sette la sera dopo cena.
Dopo il trasferimento coatto dei cinque giovani gatti, la vita trascorreva in parte tranquilla se non per un episodio che avrebbe potuto avere tragici risvolti per la gatta. Questa bella siamese di circa quattro anni aveva una vera venerazione per mio papà, tutte le sere quando lui rientrava a casa gli si strusciava sulle gambe e poi, dopo cena, quando lui si sedeva in poltrona gli si acciambellava sulle ginocchia e ronfava tranquillamente. Una brutta sera mio padre notò che la gatta miagolava in modo strano e non si lasciava avvicinare, non aveva nemmeno toccato la sua ciotola di pappa, prese anche a tossire come se qualcosa le si fosse conficcato in gola. In effetti dopo un attento esame si scoprì che la gatta aveva un ago conficcato in gola, dopo un po’ di parapiglia e recriminazioni, tipo insomma! Bisogna stare più attenti a come si lasciano in giro le cose! C’è in casa anche una bambina piccola! , papà prese una pinza e aprendo la bocca alla fiduciosa bestiola le estrasse l’ago dalla gola. La micia provò un immediato sollievo e pare che non sapesse più cosa fare per sdebitarsi con mio padre, quella notte dormì sul lettone per poterlo continuamente rassicurare sul suo stato di salute.

1 commento:

  1. fantastico...luna di sicuro non avrebbe mai permesso un simile intervento su di se

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