sabato 26 maggio 2012

Gatti e igiene personale

I gatti, si sa, ci tengono molto alla loro igiene personale. In genere il mio gatto sta veglio circa due ore al giorno, queste due ore vengono così distribuite: cinque minuti per mangiare, dieci minuti per giocare, il resto del tempo lo passa a lavarsi, quasi tutti i gatti fanno così. Detestano essere sporchi o avere addosso odori che non appartengono al loro mondo conosciuto. Ricordo che la mia amica Emma mi raccontò di quando il suo gatto Batuffolo, uno splendido persiano bianco, si era azzuffato con un altro gatto che gli aveva fatto pipi addosso... ebbene, il povero Batuffolo non si riprese da uno stato di prostrazione estremo fino a quando la mamma di Emma non gli fece un bel bagno e gli lavò via quella terribile e puzza dal suo magnifico pelo bianco.
Veniamo ora alla nuova impresa di Sofy... ieri nell'espletare le sue funzioni corporali, diciamo le più "impegnative", è incorsa in uno spiacevole incoveniente. La colpa è un pò anche mia perchè sono stata via a dormire per una notte e al mio rientro non ho pulito immediatamente la lettiera, fatto sta che il povero micio non ha "centrato" la cassettina, ha debordato sul pavimento del bagno e una parte del "malloppo" e rimasta attaccata al sottocoda! Devo dire che non ho apprezzato il fatto che abbia cercato di pulirsi da sola facendo la bicicletta sul tappeto del bagno e sul parquet, lei ne è rimasta stupita, forse si aspettava un encomio per il suo sforzo di rendersi indipendente in una situazione così difficile.
Per prima cosa ho pulito e disinfettato il bagno e buttato il tappeto in lavatrice, poi un sospetto si è fatto largo nella mia mente, vuoi vedere che il felino, pur con tutto il suo impegno, non è riuscito a pulirsi del tutto? E' partita la caccia al gatto, è stato facile trovarlo, mi è bastato seguire la puzza tremenda che lasciava dietro di sè... quando l'ho agguantata, in un primo tempo ha cercato di negare "no guarda, non sono stata io, se anche sono stata io adesso sono perfettamente pulita, no non sono io che puzzo", poi è capitolata... si è vero, puzzo... forse però non si aspettava un intervento così drastico da parte mia... l'ho presa e mi sono avvicinata alla vasca per lavare i panni in lavanderia, è stato un attimo.. il mio gatto si è trasformato in un incrocio tra un'anguilla e una furia, una furia assassina assetata di sangue, il mio sangue. Cercare di metterle il posteriore sotto l'acqua, insaponarlo (con apposito detergente intimo) e risciacquarlo, beh è stata un'impresa che mi è costata molto. Per fortuna ne sono uscita viva, viva anche se ferita gravemente e con un saldo proposito: se dovesse succedere nuovamente, aspetterò il ritorno a casa di Michele prima di cercare di lavare il gatto e comunque oggi comprerò quelle pratiche e geniali salviettine umidificate per pulire il pelo dei nostri amici pelosi...

lunedì 14 maggio 2012

Il Giordy

Il carattere di mio zio Giordano, il fratello di mia mamma per tutti "Il Giordy", sta tutto in un episodio che mia mamma mi racconta spesso. Durante la guerra, frequentavano le scuole elementari, vennero sorpresi da un bombardamento a scuola, non poterono tornare a casa e per qualche ora furono costretti a rimanere al riparo senza potersi muovere. Mia mamma, la più piccola dei due, dopo un pò incominciò a frignare perchè aveva sete, dopo una due tre volte che la sorellina gli diceva giordy, io ho sete... lui si bagnò un dito con la sua saliva e lo passò sulle labbra della mia mamma ecco adesso hai le labbra bagnate, non hai più sete vero? e lei vero, non ho più sete, e smise di piagnucolare. Ecco, uno che da bambino è così, da grande non poteva essere tanto diverso. La sua peculiarità? il buon umore, con quegli occhi azzurrissimi sempre sorridenti. Almeno con noi della famiglia. Eppure quando ero bambina avevo quasi timore di lui, di quell'uomo forte dallo sguardo che poteva diventare anche di ghiaccio e molto severo. La svolta nel mio rapporto con il Giordy ci fu quando avrò avuto cinque, massimo sei anni, i miei mi avevano lasciata a tradimento a casa della nonna Rosina e degli zii... a tradimento perchè mentre la complice zia Carmela mi portava a fare un giretto, loro se ne andarono e io scoprii la loro partenza solo una volta rientrata a casa.... furono lacrime pianti e strepiti, con la nonna e la zia che non sapevano più cosa fare per calmarmi, i miei cugini fecero del loro meglio per mettermi a mio agio (leggete qualche post più vecchio e potrete immaginare come), ma niente funzionò... a sera avevo esaurito tutte le mie lacrime, e finalmente arrivò a casa dal lavoro lo zio, gli bastò un attimo per valutare la situazione,uscì in giardino e mi chiamò con uno dei suoi fischi, dai vieni con me... gli andai dietro e lui mi portò a vedere una coniglia che aveva partorito da poco, mi fece accarezzare un coniglietto, domani te li faccio accarezzare ancora, adesso andiamo a vedere se le galline hanno fatto le uova. Andai con lui a raccogliere le uova nel pollaio, smisi di piangere e la mia considerazione per quello zio che credevo un pò burbero crebbe a dismisura. 
Venerdì scorso sono andata al funerale dello zio Giordy, c'era tutto il paese a salutarlo, chi lo conosceva non poteva non stimarlo.
Ci hai dato tanto, ci mancherai tantissimo.

Che la terra ti sia finalmente lieve
Io non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all’ orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
(Alda Merini, Terra d’Amore, 2003)