domenica 8 agosto 2010

Topi, ratti e pantegane

Fin da piccola ho sempre avuto un terrore cieco dei topi e dei roditori in generale, penso di essere stata l'unica bambina della mia generazione non solo a non avere avuto un criceto, ma ad avere avuto una vera e propria crisi isterica al mio compleanno quando una compagna di classe delle elementari me ne regalò uno. La compagna di classe se ne tornò a casa tutta felice con il criceto che in realtà desiderava lei. Crescendo la paura dei topi non si afflievolita, anzi...
Quando ancora abitavamo a Milano, in un palazzo del centro al terzo piano, un giorno nell'aprire la porta di casa notai una gobba sotto al tappeto sul pianerottolo. Un paio di vigorose pestate di piedi non servirono ad abbassarla e allora alzai il tappeto... con mio grande sgomento e orrore vidi una pantegana di notevoli dimensioni entrare come una saetta in casa, mi stupii che non avesse suonato il campanello! Dopo i primi minuti di orrore e sgomento da parte mia e di mia madre, cercammo con raziocinio di uscire dall'incresciosa situazione... eravamo sole in casa con la nonna, il custode del palazzo non era in casa, c'era solo la moglie, tutti gli uomini del palazzo sembravano svaniti nel nulla, è proprio vero che quando serve l'uomo non c'è mai! A quel punto la mamma e la nonna si chiusero in una stanza con l'orrenda creatura e furia di scopettate la uccisero, mentre io in deliquio ero in piedi su una sedia messa sul tavolo (la prudenza non è mai troppa). Non si riuscì mai a capire da dove fosse uscito il feroce roditore, il custode perlustrò solai e cantine senza trovare traccia di suoi simili.
Diversi anni dopo, ormai sposata, ero al balcone della casa dove abbiamo abitato per i primi anni del matrimonio, un complesso di appartamenti quasi tutti vuoti in vista di una imminente ristrutturazione, quando tra l'erba incolta del giardino vidi un insolito movimento. Era l'imbrunire, perciò ci misi un pò a mettere a fuoco... ma inequivocalbilmente si trattava di un ratto, bello grassottello per giunta! Cacciai urlo beluino e michele accorse affannato temendo di trovarmi appesa fuori dal balcone, vittima di chissà quale incidente. Ma sei fuori???? ma urli così perchè dal terzo piano hai visto un topolino in giardino???? tipica considerazione maschile... prima di tutto non è un topino, è un ratto enorme! e poi non lo sai che i topi si arrampicano dappertutto e potrebbe anche entrare in casa? ovviamente avevo già in mano il telefono e stavo chiamando l'amministratore, gli intimai di provvedere immediatamente a una derattizzazione e lui un pò sconcertato mi disse che avrebbe provveduto. Nei giorni successivi ovviamente tenni d'occhio i movimenti dell'orribile roditore... era inequivocabilmente una roditora e stava preparando una tana per la progenie perchè raccoglieva tutto quello che di più morbido riusciva a trovare in giro. Bastò quello a intenerirmi, povera bestia, stava solo cercando un posto per far nascere i suoi piccoli.... che sarebbero stati almeno cinquecento nel giro di qualche mese! la tenerezza mi passò subito e continuai a tempestare di telefonate l'amministratore, però in attesa del disinfestatore buttavo dei pezzettini di pane alla puerpera. Non sono mai stata una persona coerente.

1 commento:

  1. leggi la mia guerra coi ghiri... che poi sempre roditori sono!!! baci comprensivi
    val

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