sabato 26 dicembre 2009

Le zampe più morbide

Candy era un cane buono, il cane più buono che io abbia mai incontrato. Forse perchè aveva avuto modo di capire la diversità tra una vita di maltrattamenti e randagia e una vita casalinga circondata da affetto familiare. Al contrario di Pochipò che invece aveva subito vinto al superenalotto dei cani. La differenza tra loro due era proprio questa, a parte anche una certa dose di acume in più di cui era dotato il fetente, acume che gli avrebbe senz'altro evitato un fatto increscioso accaduto a Candy. Avevo portato pippi al parco lambro, a lei piaceva tantissimo, perchè poteva correre, incontrare altri cani, farsi accarezzare dai bambini... stavamo appunto fecendo una corsa in direzione del fiume quando, arrivate sul ciglio delle riva io mi fermai, ma lei no... tutta presa dalla foga della corsa decise di saltare un cespuglio e nella posa plastica dell'atletico salto ho potuto scorgere il suo sguardo stupito quando si è resa conto che si stava tuffando nel fiume... Ripescarla fu complicato. Nonostante il bagnoschiuma alla lavanda puzzò per diverso tempo di acqua di fiume marcio. A Pochipò non sarebbe mai successo.
Ma Candy aveva altre qualità, che sopperivano ampiamente a questa sporadica mancanza di lucidità e capacità di analisi critica della situazione, era buona paziente e comprensiva. Tanto paziente da lasciarsi spalmare e massaggiare i polpastrelli delle zampe con la leocrema... si, era una fissa della nonna che Candy avesse le zampe screpolate e allora tutte le sere le faceva un impacco di crema con relativo massaggio. La cosa strana non era che la nonna pensasse che il cane avesse la pelle secca, ma che questa convinzione fosse condivisa dal cane. Mi capitava spesso di entrare nella stanza della nonna la sera e vedere Candy sdraiata sul letto a pancia in su che si faceva massaggiare i piedi con la crema, io le guardavo scuotendo la testa e mi veniva restituito uno sguardo che voleva dire: beh che c'è di strano? ovviamente non dalla nonna... dal cane.
Candy aveva delle zampe morbidissime, quasi come quelle di un gatto, non so se per natura o per gli impacchi di crema della nonna!

1 commento:

  1. Ciao mia cara, non sai quanto mi piacciono e leggo volentieri le tue vere storie.
    Per me sono troppo poche ma allo stesso tempo comprendo l'impegno che richiede trasporre in parole le sensazioni e i ricordi di qualcosa vissuto e che contemporaneamente sia comprensibile agli altri.
    Un forte abbraccio con un caro saluto a te, a Michi e a quella che si lamenta sempre con il bipide.
    Buon 2010 St e Frankie

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