lunedì 8 settembre 2008

sesta puntata - I cuccioli di Greta

Dopo due anni arrivammo alla resa dei conti con l'amica di mia nonna, che pretese il rispetto dell’accordo fatto con nonna Eli. Sono passati due anni il cane deve figliare, i cuccioli saranno miei e Greta definitivamente vostra. Mia nonna cercò di opporsi, secondo lei Greta era troppo giovane per avere dei cuccioli e poi si ricordava benissimo cosa volesse dire avere dei cuccioli per casa. La perfida amica, che per me era poco meno di una Crudelia de Mon, ebbe la meglio…e Greta fu portata per un fine settimana a casa del fidanzato prescelto, a dire il vero non che ci fosse molta scelta perché gli yorkshire erano ancora piuttosto rari, comunque il matrimonio ebbe luogo. A Greta non dovette piacere un granchè perché tornò a casa più stizzosa che mai, cercò perfino di ribellarsi a Micia, che però dall’alto dei suoi tredici anni, non ammetteva opposizioni al suo volere e le rifilò un manrovescio, o zamprovescio, sul naso.
La nascita dei cuccioli di Greta fu drammatica, mia nonna aveva ragione la cagnetta era troppo giovane. Il veterinario si infuriò con i miei nonni ritenendoli responsabili, i cani non sono degli oggetti, non sono macchine per produrre altri cani! E poi ce ne sono già abbastanza in giro! Mio nonno a sua volta si infuriò con la nipote/crudelia se succede qualcosa a questo cane cerca di non farti vedere mai più in casa mia! Il parto iniziò a tarda sera, i primi due cuccioli nacquero senza difficoltà, il terzo si presentava di schiena piegato in due e notevolmente più grosso degli altri. La povera Greta iniziò a soffrire, il veterinario non si trovava e al tempo non esistevano ancora gli ambulatori 24 ore su 24. A mia nonna venne un’idea, nel palazzo abitava un’ostetrica…se era in grado di far nascere dei bambini figurarsi se non riusciva a far nascere un cane! Fu chiamata al capezzale dell’insolita perpuera, disse che la situazione era grave, al quel punto io venni allontanata dalla stanza, non seppi mai come, ma l’ostetrica riuscì a far nascere il terzo cucciolo. Ne seguì subito un altro che nacque già morto e poi un altro ancora, in totale erano quattro vivi e vegeti e uno purtroppo nato morto. A quel punto l’ostetrica decretò che era tutto finito, il parto era concluso. Greta era evidentemente stanca, ma si occupò dei suoi cuccioli aiutata anche da Micia che evidentemente si ricordava vagamente qualcosa. Andammo tutti a dormire e al mattino trovammo una bella sorpresa, nella notte era nato un altro cucciolo, l’unica femmina, quindi in totale erano cinque! Cinque cuccioli in casa! Si ricominciava!

1 commento:

  1. Cara Sofy che belle le tue memorie e i racconti sugli animali...GRAZIE!
    Mi hai fatto venire voglia di rispolverare il mio vecchio diario dove raccontavo dell'arrivo di tutti gli animali che sono "entrati" nella mia vita... un bacione coniglio, ciao val

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